Vincenzino Iannazzo torna in carcere grazie al decreto Bonafede M5s

Il Meetup Lamezia 5 Stelle esprime soddisfazione per la notizia relativa al ritorno in carcere di Vincenzino Iannazzo, detto “u Morettu”, ritenuto capo dell’omonima cosca di ‘ndrangheta lametina. Il Iannazzo era stato uno dei primi esponenti  della criminalità organizzata ad essere scarcerato in seguito all’emergenza Covid-19, scarcerazione che aveva suscitato da subito tutta la nostra indignazione. 

Difatti nei comunicati di inizio aprile avevamo espresso le nostre perplessità in merito a questo e ad altri simili episodi (pur riconoscendo che l’iter di scarcerazione per cause di salute fosse formalmente corretto) ritenendo ingiusto tale provvedimento soprattutto in considerazione della gravità dei reati per i quali il Iannazzo era stato incriminato. Il Meetup Lamezia 5 Stelle esprime dunque approvazione nel sapere che, in virtù dell’applicazione del “decreto antimafia” del ministro Bonafede, Iannazzo sarà detenuto presso il reparto di medicina protetta dell’ospedale Belcolle di Viterbo.

La notizia ci rincuora ancor di più se pensiamo che arriva a poca distanza dalla commemorazione dei netturbini Tramonte e Cristiano, barbaramente uccisi dalla mafia: omicidi che, secondo un ex collaboratore di giustizia, sarebbero da attribuire alla guerra tra le cosche lametine per l’accaparramento del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, episodio per cui Iannazzo ha sempre rifiutato la sua collaborazione per far luce sui fatti e far trionfare la verità e la giustizia. Dobbiamo tuttavia evidenziare e stigmatizzare il silenzio dei politici lametini (eletti e non) che non si sono mai espressi sulla scarcerazione del boss lametino. Un silenzio preoccupante che, invece di essere dimenticato, col passare dei giorni è diventato assordante ma soprattutto stridente col sentimento di cordoglio espresso per le celebrazioni in memoria di Tramonte e Cristiano: comportamenti incoerenti e antitetici tra loro che non possono che provocare stupore e indignazione tra i lametini e tutti i cittadini onesti che non hanno timori nello schierarsi contro il malaffare.