Verde pubblico: con la scusa del Covid-19 si blocca anche la gestione ordinaria

La pandemia di Covid_19 ha colpito duramente la quotidianità e la vita di miliardi di persone nel mondo, con ripercussioni negli aspetti sia privati che pubblici della vita di ognuno di noi. Tutto ciò si è riflesso anche nella gestione del decoro urbano nelle città, che in alcuni casi ed in pochissimo tempo, complice anche la primavera ormai inoltrata, si sono trovate sopraffatte dall’incuria: soprattutto per quanto riguarda la gestione delle aree verdi.

Questo problema ha colpito naturalmente anche la città di Lamezia Terme ed è stato avvertito tanto nel centro della città quanto nelle periferie, che al dire il vero negli ultimi anni si sono trovate spesso nella situazione di abbandono da parte dall’amministrazione comunale… Simbolo di questo disagio sono le strade, i marciapiedi e le aree verdi di Lamezia Terme che in molti casi sono soffocate da una rigogliosa biodiversità vegetale che, per quanto sia naturale, provoca non pochi disagi per i tanti cittadini che in questi giorni sono costretti a destreggiarsi in una nuova giungla cittadina anche solo per una semplice passeggiata dopo il lockdown.

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Non siamo i primi a segnalare la situazione d’incuria generale: da giorni ormai si susseguono appelli cittadini affinché l’amministrazione comunale provveda a ristabilire un minimo di decoro urbano in città. Anche perchè non si tratta solo di un fatto estetico: l’incuria del verde porta anche a potenziali rischi sanitari da infestazioni di parassiti per i nostri animali domestici (che alla lunga possono anche trasmettersi alle persone!), favorisce lo sviluppo di colonie di roditori urbani, fa aumentare la produzione di allergeni davvero fastidiosi per le tante persone che soffrono di allergie e in generale scoraggia i cittadini dal rispettare il decoro delle aree urbane.

Paradossale è il fatto che l’amministrazione comunale abbia lasciato e continui a lasciare la città in questa situazione di degrado diffuso, pur disponendo delle risorse per attuare interventi utili, rapidi e a costi irrisori per migliorare la vivibilità degli spazi urbani e delle aree verdi. Pensiamo ad esempio ai 2112 percettori lametini del Reddito di Cittadinanza: dopo la mozione della maggioranza comunale del 26 febbraio scorso è calato il sipario sulla definizione dei PUC (Progetti Utili alla Comunità) che finalmente porterebbe ad impiegare i percettori del RdC in attività di interesse comunitario.

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Il Meetup Lamezia 5 Stelle, da sempre in ascolto e vicino alle problematiche dei cittadini, si chiede come sia possibile che l’amministrazione comunale capitanata dall’avv. Mascaro non si sia accorta che tante aree di Lamezia Terme versino in questo stato, mettendo in grave disagio i cittadini. Ci auguriamo che il primo cittadino prenda a cuore questa situazione che ancora oggi permane e, magari utilizzando proprio i percettori del RdC, faccia in modo di risolvere almeno uno dei tanti problemi che affliggono la città.